Dopo i due accordi stretti a Maggio con le due Università albanesi, l’attività della Fondazione si è spinta oltre il confine del Paese delle Aquile, per giungere nella Repubblica del Kosovo attraverso la nuova autostrada, che si inserisce come un fiume tra le dolci e panoramiche colline che separano i due Stati.
Il Kosovo evidenzia, sin dai primi metri percorsi dopo la dogana, la sua continuità culturale con l’Albania, espressa principalmente attraverso la lingua e l’uso “informale” della bandiera rossa con l’aquila a due teste, di gran lunga prevalente rispetto a quella ufficiale.
Diversamente dagli Albanesi dell’Albania, tuttavia, gli “Albanesi del Kosovo”, ancora oggi, devono fare i conti con le conseguenze della guerra del 1998. Alle ferite della guerra ben evidenti, attraverso i monumenti ai “guerriglieri” caduti, che ogni quartiere esibisce nelle proprie strade, si contrappone lo spirito corale che anima la ricostruzione. Il Kosovo è un cantiere in divenire che offre opportunità di sviluppo ad imprese nazionali ed estere. A maggior ragione se europee, considerando che la moneta ufficiale è l’Euro.
Su iniziativa del Prof Kryeziu dell’Università Fama di Pristina e delle società albanese Publical Sh.p.k., lo scorso 20 settembre il Presidente della Fondazione, Gennaro Damato, ha incontrato gli esponenti di alcune delle principali Università del Kosovo.
Sui diversi tavoli, si è discusso di cooperazione tra istituzioni ed imprese italiane, albanesi e kosovare nell’ambito dell’istruzione universitaria, della formazione e della partecipazione congiunta a Programmi di finanziamento dell’Unione Europea.
Gli incontri si sono svolti nelle quattro maggiori città del Kosovo, e hanno coinvolto: il Dr. Sadik Idrizi, Vice-Rettore dell’Università “Ukshin Hoti” nella stupenda città di Prizren; Dr. Irfan Nikci, Advisor del Rettore dell’Università “Haxhi Zeka” a Pëje; Dr. Bajram Kosumi, Rettore dell’Università “Kadri Zeka” ed ex-Primo Ministro della Repubblica di Kosovo, a Gjilan;Dr. Avdi Smajli del Collegio “FAMA” ed il Presidente dell’Università “UBT”, Prof. Edmond Hajrizi, nella capitale Prishtina.
Dal confronto con le istituzioni coinvolte negli incontri è emersa la volontà, da parte di tutti gli interlocutori kosovari, di dar seguito alla collaborazione con Fondazione Italiani, attraverso la stipula di accordi quadro finalizzati ad intraprendere, nell’immediato, percorsi di cooperazione e di integrazione culturale a più livelli.
Il Kosovo, infatti, vuole rappresentare un nuovo avamposto per i valori Comunitari nell’Europa Orientale e, al tempo stesso, può diventare un’opportunità per le imprese e le istituzioni italiane che intendono realizzare un nuovo modello di cooperazione nell’area dei Balcani.